La bolla dello streaming è scoppiata e ora l’industria ne sta facendo i conti. Tutti i principali canali di streaming hanno cambiato marcia, passando da un’espansione eccessiva e dal dare il via libera agli spettacoli e ai film più improbabili (sempre assegnando loro budget assurdamente elevati) alla cancellazione di progetti su progetti in modo quasi arbitrario. Non solo, ma molti di questi titoli cancellati vengono poi rimossi dalla loro piattaforma originale e resi praticamente inaccessibili, come nel caso della serie TV “Willow”.
Anche se è ancora disponibile su Disney+, la breve durata di “American Born Chinese” è un’altra serie che è stata cancellata senza tanti complimenti dallo streamer prima di avere la possibilità di trovare il suo pubblico. La serie vanta un impressionante punteggio del 94% su Rotten Tomatoes e un cast ancora più impressionante che comprende la star di “New Police Story” Daniel Wu, l’attrice di “Everything Everywhere All At Once” Stephanie Hsu e le sue co-protagoniste vincitrici dell’Oscar Ke Huy Quan e Michelle Yeoh. Tuttavia, questo non è bastato a salvare la serie dalla scure della cancellazione.
Adattamento dell’omonima graphic novel del 2006 di Gene Luen Yang, “American Born Chinese” è una serie live-action fantasy/action che vede la partecipazione di attori del calibro di Ben Wang e Jimmy Luis. La storia è incentrata su un gruppo di adolescenti già alle prese con i normali problemi del liceo, quando vengono incaricati di accompagnare un nuovo studente, senza sapere che il nuovo arrivato è in realtà il figlio di Sun Wukong, il Re Scimmia. Prima di rendersene conto, i due si ritrovano inavvertitamente coinvolti in una battaglia di divinità mitologiche, mentre devono anche affrontare il campo di battaglia dell’adolescenza.
Secondo The Hollywood Reporter, gli spettatori non sono riusciti a entrare in sintonia con “American Born Chinese” in numero sufficiente, anche se la Disney ha cercato di esporre la serie a un pubblico diverso, trasmettendola anche su Hulu, Roku, YouTube e persino sulla ABC, oltre che su Disney+. Curiosamente, però, la Disney non sembra essersi impegnata più di tanto per promuovere la serie e dare alle persone un motivo per vederla oltre al “perché c’è”.
La serie è “un ottimo mix tra una commedia adolescenziale di Disney Channel e l’azione Marvel, ma con una grafica migliore e più cuore rispetto alla maggior parte della produzione recente del MCU”. Proprio come la meravigliosa “Ms. Marvel”, ispirata a Disney Channel, ciò che rende speciale la serie è il modo in cui l’azione più grande della vita, simile a quella di un supereroe, si fonde con le storie più piccole e concrete di un’immigrata di seconda generazione. L’azione wuxia è spettacolare, con personaggi iconici della mitologia cinese come Sun Wukong e il Demone Toro, ma i combattimenti si svolgono in una pista da bowling o in una fiera scolastica (anche se i protagonisti dello show hanno a che fare con bulli, insegnanti fastidiosi e ragazze popolari).
È un peccato che la serie non continui, soprattutto perché “American Born Chinese” si conclude con un enorme cliffhanger. Ahimè, questo è il modo in cui funziona lo streaming al giorno d’oggi, un’epoca in cui le serie ricevono budget assurdamente alti ma, se non sono un grande successo fin dall’inizio, non hanno mai la possibilità di coltivare un pubblico.
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